LA NUOVA LIBRERIA SOCIALE DELLA PRO LOCO CATELFRANCI





La nostra associazione vuole promuovere la cultura del bene comune a tutto tondo. Ogni nostra azione ha sempre avuto come fine il “bene comune”. L’idea della libreria

Scopri gli sconti della tessera del socio Pro Loco

 

Anche per il 2020 la Pro Loco Castelfranci ha aderito all'iniziativa della tessera del socio, che permette alle varie pro loco locali di ottenere fonti di finanziamento per sostenere la cultura e le tradizione del proprio paese. Ogni cittadino può acquistare la tessera pro loco alla cifra di 20€, grazie alla quale non solo contribuisce a sostenere la Pro Loco del proprio territorio ma sia avrà accesso ad una serie di promozioni usufruibili su tutto il territorio Nazionale.

REGISTRA LA TUA TESSERA DEL SOCIO

Una volta ritirata la tua tessera Pro Loco potrai registrarla al seguente link per poter attivare gli sconti della tua tessera.
Per registrati dovrai inserire i tuoi dati anagrafici, la Pro Loco Locale presso cui ti sei registrato (nel tuo caso: Regione: Campania  Provincia: AV  Pro Loco: Castelfranci) ed infine inserire il numero tessera ed il codice di controllo presente sulla tua tessera.

GLI SCONTI DELLA TESSERA DEL SOCIO

TANTI ANNI DOPO (il ritorno del piccolo principe).

 Per la Proloco Castelfranci è un vero onore presentare il lavoro del Preside Luciano Arciuolo. Un vero amante della nostra cara Irpinia, da sempre impegnato nel sociale. Con il Preside abbiamo imbastito differenti progetti, consci, che la rinascita di questi territori non possa non passare per le nuove generazioni. Tante troppe parole sono state dette in questa terra che sembra sempre più orfana di un reale progetto, di una reale “voglia di essere”. Il terzo lavoro letterario del nostro caro Preside si inserisce in un contesto appesantito, frustrato e sempre più soggetto all’emigrazione forzate dei suoi giovani. L’Italia non vive certamente il suo momento migliore, l’Irpinia anche.

La presentazione del testo permette a noi, Proloco Castelfranci, di ritornare a parlare. Ritornare a parlare dopo la lunga pausa dovuta all’epidemia da Sars-Cov-19
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Aristotele sostenne che la “poesia” fosse più importante della

40 anni di Pro Loco Castelfranci


Era il 5 Luglio 1980, quando fu approvato l'atto costitutivo e relativo statuto della Pro Loco Castelfranci.

Il nuovo campo da Tennis a Castelfranci



Riparte anche lo sport. Lentamente per i professionisti e per tutti nei limiti doverosi dell'evitare assembramenti e situazioni di rischio. Allora in una situazione in cui molti sport di squadra diventano impraticabili per gli amatoriali abbiamo deciso di riadattare il campetto sintetico di calcetto di Castelfranci in un campo regolamentare da Tennis su sintetico.
Tra i nostri scopi c'è

Salviamo la Palata

Spesso abbiamo usato il termine Comunità e, non a caso, abbiamo tralasciato il concetto di società. La comunità è un concetto arcaico, precede e fonda la società civile e nell’atto stesso di fondarla scompare o resta nascosta. Nel XIX secolo la filosofia e la sociologia avevano già compreso l’opposizione esistente tra i due termini che rappresentavano l’opposizione tra due mondi incommensurabili. Basterebbe leggersi uno dei maggiori lavori sull’argomento, “Comunità e Società” scritto da Ferdinand Torries nel lontano 1887. La comunità era già superata a causa del processo di industrializzazione e urbanizzazione e l’iniziale processo di trasformazione delle persone in massa. Quindi, già nel 1887 la comunità era considerata un concetto superato, legato al passato e relegato al passato. Alla comunità si guardava con spirito nostalgico, con lo stesso spirito di Nietzsche che, appunto nella modernità intesa come novum, intravedeva le cause della distruzione della comunità. La società era ed è un qualcosa di totalizzante e nel suo processo di affermazione abbraccia il reale, tende ad identificarsi con tutto il mondo senza darci una possibilità di comprensione dello stesso. In questa società ci si sente impotenti, marginali, relegati alla vita privata. Non esiste più lo spazio di condivisione se non dentro strutture economiche che definiscono tutti i rapporti umani. Il desiderio di ritornare alla comunità, a quella realtà delle porte sempre aperte e a quel salutarsi con tutti non è utopistico. Proprio la crisi che stiamo vivendo è uno strumento interpretativo che non possiamo non usare. Per far rinascere una comunità non dobbiamo guardare in alto ma in basso. Dobbiamo guardare a noi stessi. Noi vorremmo restituire alla comunità il bosco, renderlo il più accessibile possibile. Accessibile a tutti, non solo ai turisti. Perché una Pro Loco non può non interessarsi della cittadinanza del proprio paese, soprattutto ora. 


Creiamo insieme un progetto di sviluppo che non sia fine a se stesso ma che possa durare nel tempo, che non sia legato a nomi particolari ma che appartenga a tutti e divenga identificativo della nostra comunità. Questo è il crowd-funding che vi stiamo proponendo, in Italiano sarebbe "raccolta fondi" "una colletta", tutti insieme, ognuno come può, anche 1€ sarà importante per permetterci di lavorare come una comunità.

Aiutateci a restituirvi il bosco. È un bene di tutti che va salvaguardato, è un bene che può attrarre persone nel nostro comune. Ha un valore emotivo per tanti di noi, ha una storia da raccontare alle nuove nuove generazioni di Castellesi. Divisi cadremo ma insieme possiamo farcela e mai come ora ognuno di voi può contribuire, venendoci a dare una mano, donando un po' di legna, portandoci un caffè o meglio ancora offrendoci un caffè con una piccola donazione, nulla di più. 

Perché la comunità è ancora possibile basta volerla veramente. 

Sostienici con il tuo 5x1000

Il 5x1000 è una quota dell'imposta IRPEF che lo Stato gira ad enti ed organizzazione socialmente rilevanti, ad esempio associazioni non-profit proprio come la nostra Pro Loco Castelfranci.
Essendo una quota d'imposta (appunto il 5‰) chi decide di destinarla non verserà nessuna somma di denaro in più rispetto a quanto dovuto ma dirà allo Stato di accreditare questa piccola

Tesseramento 2020



Comunità o « Bene comune », questo é quello su cui dovremmo riflettere. Cosa vuol dire « essere un membro della comunità » cosa vuol dire agire per il « bene comune »? Vuol dire coltivare una visione lungimirante, vuol direi investire sul futuro, vuol dire preoccuparsi della comunità dei cittadini, dei luoghi, dei beni materiali e immateriali. Investire sulla storia, investire sulle tradizioni, renderle vive e non meri oggetti di vendita. Bene comune vuol dire anteporre sempre l’interesse a lungo termine di tutti, creare spazi di condivisione dove tutti possano esporre le proprie idee. vuol dire prestare prioritaria attenzione ai giovani, alla loro formazione e alle loro necessità di vita. Vuol dire non lasciare nessuno indietro, eliminare le distanze economiche, eliminare le distanza anagrafiche! Anziani e giovani, sono la Malta che rende solida qualsiasi fondamenta. Vuol dire anteporre l’eredità che dobbiamo consegnare alle generazioni future all’istinto primordiale di divorare tutto e subito.

Vuol dire rispetto verso questa terra e questa casa che chiamiamo Castelfranci. Vuol dire « darsi da fare » perché é troppo facile delegare sempre a qualcuno.
Nuovo Tesseramento Pro Loco Castelfranci!

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Cenni sul Santuario di Santa Maria del Soccorso

IL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL SOCCORSO


L’epoca di fondazione della cappella che poi diventerà la Chiesa di Santa Maria non trova alcuna conferma nei documenti storici. Si ritiene peró che la cappella sia sorta non molto tempo dopo che si diffuse in tutta Italia un culto mariano proveniente da Palermo
Si racconta che la peste dell’anno 1348 causò la fondazione della primitiva cappella: il titolo “Maria del Soccorso”. Una piccola cappella ricca di pregi architettonici, fu costruita in una zona del paese chiamato “Ortora”.
Nel 1565 in un documento si parla di «uno parato de seta gialla con le rose de velluto fatte a giglio, una pianeta de seta negra, una pianeta de seta bianca, uno paio di tonacelle de seta gialla co li colletti del medesimo et cetera», il manto della statua della Madonna del Soccorso.

Cenni sulla viticultura di Castelfranci

L'AGLIANICO DI CASTELFRANCI: un'eccellenza nel mondo.


L’Aglianico è un vitigno antichissimo, probabilmente originario della Grecia, che viene introdotto in Italia intorno al VII-VI secolo a.C.
Non ci sono certezze sulle origini del nome, che potrebbero risalire all’antica città di Elea (Eleanico), sulla costa tirrenica della Lucania, o essere più semplicemente una storpiatura della parola “Ellenico” secondo cui il nome originario (Elleanico o Ellenico) divenne Aglianico durante la dominazione aragonese nel corso del XV secolo, a causa della doppia “L” pronunciata nell’uso fonetico spagnolo.
Testimonianza storico-letterarie sulla presenza della vite e, in particolar modo, del vitigno Aglianico nell’attuale area produttiva del Taurasi è data da Tito Livio, nel suo Ab Urbe Condita.

Scopri Castelfranci.com

Siamo lieti di condividere e dare risalto al sito web incentrato su storia, origini, luoghi e tradizioni di Castelfranci.
Castelfranci.com si configura come un progetto indipendente di alcuni ragazzi e giovani di Castelfranci volto alla valorizzazione del territorio, offrendo uno spazio web dedicato dove approfondire e conoscere la storia del nostro Paese. In qualità di Pro Loco siamo davvero felici di poter condividere e dare risalto a questo straordinario sito web.
Per ogni dettaglio su Castelfranci.com si può contattare direttamente il curatore del sito all'indirizzo info@castelfranci.com.

Per chi non ha mai visitato Castelfranci sarà il luogo online per scoprirne le attrazioni e le tradizioni, per chi ha già visto Castelfranci sarà come riscoprirlo per la prima volta, naviga su castelfranci.com, visita Castelfranci.



Cenni sui mulini di Castelfranci

I MULINI: una storia di emancipazione del popolo

 
Nel 1700 un punto nevralgico dell'attività economico e sociale del piccolo borgo castellese era rappresentato dal Mulino Baronale, di proprietà dei Brancia, costruito sulla riva destra del fiume Calore.
Con l'abolizione dei privilegi feudali (1806) la commissione feudale concesse piena libertà di costruire mulini e strutture parate.

Cenni sulle origini di Castelfranci

ALCUNI CENNI SULLE ORIGINI DI CASTELFRANCI
Il territorio di Castelfranci presenta resti di nuclei abitativi risalenti all’epoca Sannita-Romana con reperti archeologici rinvenuti nel territorio di Baiano che confermano l’insediamento già nel periodo romano di alcune tribù non molto numerose.
L’origine di Castelfranci, nella configurazione di borgo, è invece databile prima dell’anno mille e rivela un “modestissimo agglomerato di case e capanne, site a picco sulla riva destra del fiume Calore, in posizione naturale di difesa e vicino all’acqua.
Il toponimo di Castelfranci non ha un'origine certa e le ipotesi, vagamente documentate, sono diverse.
Scopri di piu' su ww.castelfranci.com


Dacci un suggerimento sulla programmazione 2020-2021

Ciao a tutti!
Le tristi vicissitudini di questo momento hanno messo a dura prova il sistema delle relazioni non potendo incontrarci e confrontarci.
Abbiamo pensato ad un modo diverso, semplice e concreto di investire il tempo che accresce la partecipazione alle nostre attività, pur restando a casa.

Come?

Immaginando insieme il futuro il ruolo che dovrà assumere l’associazionismo nella ripresa.
Puoi lasciare una riflessione, un suggerimento, una tua idea, cliccando a questo link. Puoi farlo anche in anonimato.

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