Il nuovo campo da Tennis a Castelfranci



Riparte anche lo sport. Lentamente per i professionisti e per tutti nei limiti doverosi dell'evitare assembramenti e situazioni di rischio. Allora in una situazione in cui molti sport di squadra diventano impraticabili per gli amatoriali abbiamo deciso di riadattare il campetto sintetico di calcetto di Castelfranci in un campo regolamentare da Tennis su sintetico.
Tra i nostri scopi c'è

Salviamo la Palata

Spesso abbiamo usato il termine Comunità e, non a caso, abbiamo tralasciato il concetto di società. La comunità è un concetto arcaico, precede e fonda la società civile e nell’atto stesso di fondarla scompare o resta nascosta. Nel XIX secolo la filosofia e la sociologia avevano già compreso l’opposizione esistente tra i due termini che rappresentavano l’opposizione tra due mondi incommensurabili. Basterebbe leggersi uno dei maggiori lavori sull’argomento, “Comunità e Società” scritto da Ferdinand Torries nel lontano 1887. La comunità era già superata a causa del processo di industrializzazione e urbanizzazione e l’iniziale processo di trasformazione delle persone in massa. Quindi, già nel 1887 la comunità era considerata un concetto superato, legato al passato e relegato al passato. Alla comunità si guardava con spirito nostalgico, con lo stesso spirito di Nietzsche che, appunto nella modernità intesa come novum, intravedeva le cause della distruzione della comunità. La società era ed è un qualcosa di totalizzante e nel suo processo di affermazione abbraccia il reale, tende ad identificarsi con tutto il mondo senza darci una possibilità di comprensione dello stesso. In questa società ci si sente impotenti, marginali, relegati alla vita privata. Non esiste più lo spazio di condivisione se non dentro strutture economiche che definiscono tutti i rapporti umani. Il desiderio di ritornare alla comunità, a quella realtà delle porte sempre aperte e a quel salutarsi con tutti non è utopistico. Proprio la crisi che stiamo vivendo è uno strumento interpretativo che non possiamo non usare. Per far rinascere una comunità non dobbiamo guardare in alto ma in basso. Dobbiamo guardare a noi stessi. Noi vorremmo restituire alla comunità il bosco, renderlo il più accessibile possibile. Accessibile a tutti, non solo ai turisti. Perché una Pro Loco non può non interessarsi della cittadinanza del proprio paese, soprattutto ora. 


Creiamo insieme un progetto di sviluppo che non sia fine a se stesso ma che possa durare nel tempo, che non sia legato a nomi particolari ma che appartenga a tutti e divenga identificativo della nostra comunità. Questo è il crowd-funding che vi stiamo proponendo, in Italiano sarebbe "raccolta fondi" "una colletta", tutti insieme, ognuno come può, anche 1€ sarà importante per permetterci di lavorare come una comunità.

Aiutateci a restituirvi il bosco. È un bene di tutti che va salvaguardato, è un bene che può attrarre persone nel nostro comune. Ha un valore emotivo per tanti di noi, ha una storia da raccontare alle nuove nuove generazioni di Castellesi. Divisi cadremo ma insieme possiamo farcela e mai come ora ognuno di voi può contribuire, venendoci a dare una mano, donando un po' di legna, portandoci un caffè o meglio ancora offrendoci un caffè con una piccola donazione, nulla di più. 

Perché la comunità è ancora possibile basta volerla veramente. 

Sostienici con il tuo 5x1000

Il 5x1000 è una quota dell'imposta IRPEF che lo Stato gira ad enti ed organizzazione socialmente rilevanti, ad esempio associazioni non-profit proprio come la nostra Pro Loco Castelfranci.
Essendo una quota d'imposta (appunto il 5‰) chi decide di destinarla non verserà nessuna somma di denaro in più rispetto a quanto dovuto ma dirà allo Stato di accreditare questa piccola

Tesseramento 2020



Comunità o « Bene comune », questo é quello su cui dovremmo riflettere. Cosa vuol dire « essere un membro della comunità » cosa vuol dire agire per il « bene comune »? Vuol dire coltivare una visione lungimirante, vuol direi investire sul futuro, vuol dire preoccuparsi della comunità dei cittadini, dei luoghi, dei beni materiali e immateriali. Investire sulla storia, investire sulle tradizioni, renderle vive e non meri oggetti di vendita. Bene comune vuol dire anteporre sempre l’interesse a lungo termine di tutti, creare spazi di condivisione dove tutti possano esporre le proprie idee. vuol dire prestare prioritaria attenzione ai giovani, alla loro formazione e alle loro necessità di vita. Vuol dire non lasciare nessuno indietro, eliminare le distanze economiche, eliminare le distanza anagrafiche! Anziani e giovani, sono la Malta che rende solida qualsiasi fondamenta. Vuol dire anteporre l’eredità che dobbiamo consegnare alle generazioni future all’istinto primordiale di divorare tutto e subito.

Vuol dire rispetto verso questa terra e questa casa che chiamiamo Castelfranci. Vuol dire « darsi da fare » perché é troppo facile delegare sempre a qualcuno.
Nuovo Tesseramento Pro Loco Castelfranci!

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